Sabato 26 settembre 2020 ore 17 presso Casa Ilaria alla Badia di Carigi, Montefoscoli – Palaia, Pisa sarà inaugurata una speciale Via Crucis, destinata alla nostra cappella, composta da una collezione di 14 opere artistiche.
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Nella nuova sala polifunzionale di Casa Ilaria, saranno presentate le 14 stazioni donate, per iniziativa di Filippo Lotti, da altrettanti pittori toscani: Antonio Biancalani, Fabio Calvetti, Massimo Cantini, Claudio Cionini, Elio De Luca, Franco Mauro Franchi, Giuliano Giuggioli, Graziano Guiso, Ilaria Leganza, Riccardo Luchini, Mario Madiai, Gabriele Novelli, Paolo Nuti, Stefania Valentini.
Interverranno all’inaugurazione: S. Em. Card. Lorenzo Baldisseri, segretario generale del Sinodo dei Vescovi, Don Maurizio Gronchi, professore ordinario di Cristologia nella facoltà di teologia della pontificia università Urbaniana di Roma, il sindaco di Palaia Marco Gherardini, il critico d’arte Riccardo Ferrucci e Filippo Lotti curatore dell’evento.
Si tratta di un importante progetto religioso e artistico nato da un’idea di Filippo Lotti: «È una grande emozione – dice Filippo Lotti – unita a soddisfazione, per me, vedere realizzata questa iniziativa.»
«È stata la mia prima visita a Badia di Carigi, nel maggio 2018, invitato da Don Maurizio Gronchi, a stimolare in me l’idea di far realizzare, da amici artisti, una Via Crucis per la cappella dedicata ai Santi Ippolito e Cassiano.Avendo già curato una Via Crucis per la chiesetta di San Luigi Gonzaga, a Ponte a Egola (in provincia di Pisa), il mio paese, nel 2012, da allora quando entro in ogni chiesa, l’occhio va subito a cercare la sacra rappresentazione. Questa cappella mancava di una Via Crucis. Allora, spinto dalla mia solita voglia di fare ho messo in moto il mio ingegno e con la determinazione che mi contraddistingue mi sono messo al lavoro. Sono nate quattordici opere pittoriche realizzate da altrettanti maestri individuati tra i nomi più noti del panorama artistico toscano: toscani di nascita o d’adozione. Artisti, di varie generazioni, provenienti da luoghi ed esperienze diverse, chiamati a celebrare, attraverso il linguaggio della pittura, la Passione di Cristo, culmine e centro della storia.Varie le tecniche espressive usate (dall’olio al disegno) vari i supporti (dalla tela alla tavola) ma un unico formato (40x30 cm)Un grazie a tutti gli artisti – continua Lotti – che hanno realizzato e donato, non solo la loro opera, ma anche la loro creatività. In questa come in altre occasioni hanno dimostrato di come arte sia anche sinonimo di generosità ed altruismo».
A disposizione il catalogo editato per l’occasione che riporta le opere con il prezioso commento alle stazioni del Cardinale Baldisseri.
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